Quello dei traduttori è spesso un lavoro lungo e pieno di insidie, specialmente per certe tipologie di testo che richiedono una particolare conoscenza tecnica – ad esempio i manuali – o una conoscenza culturale radicata, ad esempio quando si traduce un romanzo.
Con l’avvento della tecnologia moderna, i traduttori hanno potuto servirsi di una serie di strumenti hardware e software che hanno cambiato completamente il flusso di lavoro di chi li utilizza e che possiamo raggruppare in due grandi categorie:
- traduzione assistita
- traduzione automatica
Il primo grande passo è stato l’avvento, nei primi anni duemila, dei sistemi di traduzione assistita, il cui elenco si arricchisce quotidianamente di strumenti sempre più sofisticati. La traduzione assistita è utilizzata dai traduttori per ottimizzare il lavoro e velocizzare i tempi di consegna senza rinunciare all’impronta umana complessiva testo.
Infatti la caratteristica comune dei vari software CAT (computer aided translation, ovvero traduzione assista dal computer) consiste nel memorizzare parti (segmenti) di traduzioni precedentemente effettuate. Quando questi segmenti si ripresentano vengono automaticamente richiamati dalla memoria associata al sistema. In questo modo si inserisce subito la traduzione corretta e precedentemente revisionata dal traduttore.
Di utilità pressoché nulla per le traduzioni creative, è invece molto utile, ad esempio, nelle traduzioni tecniche, che presentano spesso ripetizioni, così come nell’ e-commerce e nei documenti giuridici più ripetitivi.
Negli ultimi anni, tuttavia, la traduzione umana ha cominciato ad avere sempre meno spazio nel settore delle traduzioni, soprattutto per ragioni di tempi di consegna e di ottimizzazione del lavoro, sostituita dalla traduzione automatica, o machine translation, che costituisce ormai la stragrande maggioranza dei volumi tradotti giornalmente al mondo.
La machine translation utilizza enormi banche dati coordinate da software gestionali di vario tipo che impiegano algoritmi sofisticatissimi. I traduttori professionisti che le utilizzano si specializzano in quello che è denominato “post-editing”, un tipo particolare di revisione che tiene conto delle caratteristiche tipiche del sistema utilizzato, per poter garantire una buona qualità del testo tradotto.
La traduzione automatica viene effettuata istantaneamente da un software che traduce sia le singole parole che le frasi per intero. E’ un servizio offerto gratuitamente da molti provider, come Google Translate, e può essere utile per delineare a grandi linee il contenuto di un documento o di un discorso. Certamente velocizza certi processi anche per i professionisti ed, infatti, tutti i maggiori CAT tools offrono ormai la possibilità di integrare, a lato delle TM (memorie di traduzione), la MT (machine translation).
Non bisogna, tuttavia, perdere di vista il fatto che la traduzione automatica è completamente effettuata da una macchina. Per quanto accurata, non riesce a dare forma al contesto, al senso del discorso e alle sfumature culturali e, pertanto, non può sostituire tout court il lavoro di un traduttore professionista e lo stile personale.