Traduttori alle prime armi: come fare esperienza?

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La pratica è l’insegnante più importante che potrete incontrare per diventare dei traduttori professionisti. Oltre agli studi in lingue, traduzione e interpretariato, è infatti molto importante esercitarsi continuamente per poter affinare la propria capacità di traduzione, la velocità e la scrittura nella lingua di destinazione.

Di certo non si può continuare a tradurre testi di esercitazione a vita, e la necessità di fare della traduzione il proprio lavoro è quanto mai urgente per poter diventare dei seri professionisti nel campo.

Poniamo il caso che non si riesca a trovare un’agenzia di traduzione con cui cominciare a lavorare, e che dobbiamo contare solo sulle nostre forze.

Il primo passo da compiere è quello di fare network, ossia creare una rete di relazioni con colleghi e persone attive nel settore. Dove? I luoghi più comuni sono convegni, incontri sulle lingue straniere e sulla lingua italiana, workshop, meeting organizzati da associazioni professionali, formatori ed editori. Iscriversi ad un’associazione professionale di categoria, quale ANITI, aiuta a muovere i primi passi nel mondo della traduzione e interpretariato: si può avere una finestra sul mercato grazie all’inserimento nel database dei professionisti presente sul sito, si possono ottenere sconti per i corsi di formazione, partecipare ad eventi patrocinati e, soprattutto, stabilire ottimi rapporti con i colleghi per lavorare in team e giovarsi del passaparola.

Molte librerie indipendenti si occupano attivamente della traduzione letteraria. Allacciare rapporti personali con chi si occupa in piccolo dell’editoria può darvi accesso ad un’ampia rete di conoscenze, e non tarderanno ad arrivare offerte di collaborazione. Chi volesse, poi, lanciarsi nel mondo della traduzione editoriale può inoltre ‘pescare’ un testo in lingua originale e mai tradotto e provare a tradurne alcune pagine mandandole agli editori allegando una proposta editoriale ben studiata, trasformandovi in un vero e proprio scout letterario. Oggi, infatti, proprio questa potrebbe essere la carta vincente che convinca la casa editrice ad affidarvi l’intera traduzione.

Chi ha studiato traduzione all’università dovrebbe approfittarne il più possibile per frequentare i professori anche fuori dal contesto delle lezioni. Spesso organizzano gruppi di studio, seminari e lavori extra in cui vengono invitati professionisti dall’esterno. Questi momenti, oltre ad essere profondamente istruttivi, sono anche un trampolino di lancio verso il mondo “dei grandi”.

La rete offre oggi tante piattaforme per lavorare su commissione, traducendo un numero predefinito di articoli ad un prezzo da concordare. Basta registrarsi sui siti di smart working o remote working, che consentono di trovare lavoro anche a chilometri di distanza, molto utili per chi vuole mettersi in proprio.

Infine, non smettete mai di studiare. Tra i corsi di formazione e i nuovi testi su cui aggiornarsi, se potete, scegliete sempre i primi: incontrare persone del settore più esperte di voi non solo vi aiuta ad apprendere di più, ma apre ad infinite possibilità di conoscenza.

Cerchi un professionista per questo tipo di lavoro?

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Aniti