Due figure spesso trasformate in esseri mitologici: traduttori e interpreti, i professionisti delle lingue e della traduzione, sono due mestieri che si portano dietro una lunga ed errata serie di luoghi comuni.
Sebbene il loro lavoro sia chiaro a sufficienza per tutti, ancora oggi le reali mansioni di chi lavora traducendo testi o dialoghi restano per molti avvolte nel mistero.
E’ così che nascono equivoci e malintesi, e ai traduttori vengono attribuite qualità e caratteristiche che poco hanno a che fare con il loro reale lavoro.
Vediamo i tre miti da sfatare che riguardano il mestiere di traduttore e quello dell’interprete.
“Hai studiato lingue, puoi fare il traduttore”.
No, assolutamente no. Aver studiato lingue moderne o lingue classiche, lingue per il web o qualsiasi altra materia che non sia specificatamente indirizzata alla traduzione e all’interpretariato non dà libero accesso alla professione di traduttore.
Questi corsi di studio si occupano infatti esclusivamente di formare professionisti in grado di traslare interi testi mantenendo il significato originale, anche se questo vuol dire modificare radicalmente le parole e i costrutti rispetto al testo d’origine.
Un traduttore può tradurre qualsiasi argomento
Quello del traduttore è un lavoro che si deve accompagnare ad una specializzazione, quando fatto in maniera seria e professionale.
Un traduttore letterario si occupa di romanzi, un traduttore scientifico di testi di medicina, biologia e scienza – anche qui, con le dovute sottobranche; un traduttore tecnico di manuali, un traduttore storico di lingue antiche, e così via.
Diffidate da chi dice di poter tradurre tutto indifferentemente.
Traduttori e interpreti sono sinonimi
E’ vero, traducono entrambi, ma fanno due lavori completamente diversi. La differenza tra traduttori e interpreti sta nella simultaneità: gli interpreti traducono in orale, dialoghi e discorsi mentre si stanno svolgendo, quindi “live”, mentre i traduttori traducono testi già scritti e dialoghi già avvenuti e registrati, quindi in un secondo momento.