Perché i traduttori sono così importanti nel panorama dello scambio di conoscenze tra due culture diverse? Di qualsiasi epoca storica fossero e qualsiasi fosse il loro nome, i traduttori sono sempre stati il perno su cui lo scambio culturale si è mosso e continua a muoversi fino ad oggi.
È grazie ai traduttori se oggi siamo in grado di leggere, apprendere e conoscere testi scritti all’origine in una lingua diversa dalla nostra ed il loro compito è fondamentale in ogni campo della cultura e della scienza.
Quando leggiamo un libro tradotto, non facciamo quasi mai caso al traduttore. Al massimo leggiamo il suo nome sul frontespizio ma ignoriamo tutto il lavoro che la traduzione comporta, le lunghe riflessioni sul testo e la paziente ricerca per capire termini, concetti, allusioni e metafore, tutto inteso a trasmettere al lettore il messaggio, l’effetto e l’atmosfera del testo di partenza nella cultura d’arrivo. È questo lavoro certosino che costituisce la mediazione culturale.
Il traduttore/mediatore culturale è una figura professionale innovativa e di successo, possiede una solida conoscenza della terminologia, una vasta esperienza di traduzione “tecnica” e il know-how necessario affinché i concetti giungano efficacemente nella lingua d’arrivo.
È per tali ragioni che al traduttore è riconosciuto un importante ruolo nella mediazione culturale. Il traduttore è chiamato a rendere lo “spirito” del testo nella cultura d’arrivo, e questo richiede un processo di mediazione culturale del quale il traduttore è ben consapevole.
La traduzione oggi ha molte ramificazioni. La globalizzazione dei mercati ha portato esigenze nuove di traduzione specialistica, di localizzazione e di traduzione specifica per i nuovi media. Ci si è resi conto dell’importanza della traduzione nella mediazione tra culture diverse. Inoltre, il ruolo del traduttore oggi è carico di maggiori responsabilità dovute all’ampia diffusione dei testi su Internet, dove un grave errore di traduzione, magari dovuto proprio ad una mancanza di mediazione culturale, può avere conseguenze ben più ampie rispetto al passato. Ecco perché si pone maggiore enfasi sulla mediazione culturale piuttosto che sulla mera trasposizione linguistica.
Senza questa abilità e professionalità, un testo perderebbe tutto il suo significato e diventerebbe una mera traduzione letterale, quasi automatica, e sicuramente priva di vita.