Il cioccolato un buon amico del traduttore: perché?

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cioccolato

Nelle notti insonni di chi lavora come traduttore e ha delle consegne urgenti da finire, un solo vero amico può correre in soccorso e farvi rimanere svegli: il cioccolato!

Capita spesso che i lavori di traduzione abbiano un inizio certo e una fine alla quale si arriva di corsa, perché le scadenze si avvicinano più velocemente di quanto previsto, o perché la traduzione ha richiesto più impegno rispetto a quello preventivato.

Un bel boost alla nostra attenzione e alle nostre capacità lo dà proprio il cioccolato, delizioso derivato dai semi di cacao che si presenta sui banchi del supermercato sotto ogni forma: fondente, al latte, con nocciole, bianco, alla menta, agli agrumi e in tante altre varietà ancora.

La proprietà più conosciuta legata al consumo di cioccolato è quella di stimolare il rilascio di endorfine nel corpo. Le endorfine sono sostanze chimiche rilasciate dal cervello e dotate di una potente attività eccitante e antidolorifica. Tralasciando la potenzialità analgesica, è proprio la capacità eccitante che riesce non solo a tener svegli, ma a migliorare anche l’umore e la concentrazione.

Il cioccolato è quindi ancor meglio del caffè per riattivare i sensi un po’ intorpiditi dalla stanchezza. Ricordiamoci che una minima quantità di caffeina è naturalmente presente anche nel cioccolato.

La capacità delle endorfine di aumentare il nostro senso di pace e serenità si traduce anche in una riduzione dei livelli di stress, ed effettivamente, nei periodi di maggior impegno lavorativo, è di certo un sollievo importante che permette di proseguire al meglio il nostro lavoro.

Quale cioccolato scegliere per accompagnarci nelle nostre ore di lavoro? Sicuramente quello fondente almeno al 70% che conserva la maggior parte delle proprietà nutrizionali originali del cioccolato. Il meno indicato è invece il cioccolato bianco, poiché deriva dal burro di cacao ed è molto lavorato, perdendo quindi quasi del tutto i benefici del cacao puro.

Attenzione, però, a non assumerlo se si soffre di frequenti emicranie: sembra che la betafeniletilamina naturalmente contenuta nel cioccolato sia legata anche all’insorgenza di mal di testa per chi soffre di emicrania cronica.

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Aniti