Lost (and Found) in Translation – programma
a cura di ANITI e Strade
Festival delle Letterature Migranti, 11-13 ottobre 2019
Torna anche questo autunno il Festival delle Letterature Migranti, un importante momento che vuol far riflettere sulla natura migrante della letteratura.
Durante il festival, nel mese di ottobre, si succederanno moltissimi eventi ed incontri divisi in varie sezioni.
Tra le varie sezioni che compongono l’intero Festival vi è “Lost (and Found) in Translation”, a cura di ANITI e Strade. Si tratta di eventi che hanno lo scopo di far riflettere sul linguaggio e sul viaggio che, insieme agli uomini, compiono anche le parole.
Traduzione e mediazione culturale fungono, infatti, da ponte tra mondi e culture diverse e, in fondo, tradurre vuol dire “perdere e trovare”.
Vi segnaliamo alcuni eventi.
Venerdì 11 Ottobre
Ore 19:00-20:00 Palazzo Branciforte
Lost (and Found) in Translation
Mediatori linguistici e cittadini migranti: figure a confronto per una società in trasformazione
Nell’ultimo decennio, in conseguenza dell’inarrestabile flusso migratorio verso le nostre coste, la figura del mediatore linguistico-culturale è diventata di fondamentale importanza, senza però che le venga riconosciuta adeguata dignità professionale e remunerativa. Chi è, quindi, un mediatore linguistico-culturale o un interprete forense? Quali sono le nuove sfide che si trova ad affrontare e come deve essere strutturato il suo percorso formativo? Queste e altre domande saranno al centro del dibattito su vecchie figure professionali che devono, oggi, adeguarsi alle nuove esigenze di una società in trasformazione.
Con Rossella Tramontano, traduttrice, vicepresidente nazionale ANITI
Modera Lyudmila Kirilova, traduttrice
Sabato 12 ottobre
Ore 19:30 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | bookshop
Lost (and Found) in Translation
“Parlo la lingua che non scrivo”. Narrare nella lingua migrante
Nella globalizzazione crescente, che sempre più sembra restringere gli spazi e le diversità delle culture, anche gli scrittori che parlano lingue minoritarie si vedono costretti a scrivere, o far tradurre, le loro storie nelle grandi lingue di comunicazione. Da queste ultime o lingue “matrici” traspare il mondo post coloniale e non solo quello, in tutta la sua complessa varietà. Leggere tali autori implica pertanto estendere, ampliandolo, lo sguardo sul mondo e sul significato della mobilità e della migrazione. Significa, in ultima analisi, ridefinire i nostri concetti di autore, lettore e nazione.
Con Tiziano Leonardi, traduttore, presidente nazionale ANITI
Modera: Rossella Tramontano, traduttrice