Brochure, slogan, articoli o post sono solo alcuni dei tantissimi contenuti a cui siamo esposti ogni giorno e che, molto spesso, vengono adattati in italiano da una lingua straniera. In base agli obiettivi per cui nascono, questi testi possono essere pubblicitari, promozionali, di più righe o di poche parole ma, per essere efficaci, tutti devono essere convincenti e accattivanti. Ed è qui che, a volte, la sola traduzione marketing non basta: ci vuole una marcia in più e si chiama transcreation.
Questo ibrido tra copywriting e traduzione entra in gioco quando, oltre a contenuti prettamente linguistici, si devono veicolare anche forti connotazioni culturali, ritmo, rime o magari un pizzico di umorismo. Rappresenta una sfida continua, che per la rapidità con cui si creano contenuti nell’odierno panorama globale (e globalizzato) e per le sue caratteristiche intrinseche richiede metodo, criterio e studio. Ma è anche una competenza necessaria e distintiva agli occhi delle aziende che vogliono distinguersi sul mercato. A chi lavora in questo settore servono, quindi, strategie e competenze specifiche, solide doti redazionali e di copywriting e la conoscenza del panorama commerciale a cui si rivolge.
Da riflessioni sulla pubblicità a concetti come “pubblico target” o “tono di voce” fino ad arrivare alla figura del transcreator, questo corso si propone di analizzare gli aspetti principali della transcreation con un buon mix di teoria e pratica, per consentire ai partecipanti di acquisire consapevolezza di questa competenza e affrontare nel migliore dei modi l’attuale mercato globale.
Il corso si compone di 3 moduli distinti, acquistabili separatamente.
Il primo modulo (tre lezioni), è pensato come propedeutico ai successivi ed è obbligatorio per chi si avvicina per la prima volta alla transcreation.
Nella prima lezione del modulo 1, faremo una panoramica sull’evoluzione della pubblicità e sul suo ruolo nella nostra vita quotidiana. Impareremo il concetto di ‘pubblico target’ e perché è fondamentale per il transcreator. Infine, ci concentreremo sulla rivoluzione digitale e su come ha stravolto l’approccio dei brand (e di noi traduttori creativi) alla produzione di contenuti e ai supporti di comunicazione.
Nella seconda lezione del modulo 1, scopriremo la differenza tra la transcreation e gli altri servizi linguistici o redazionali (come il copywriting); stileremo l’identikit del transcreator, dando suggerimenti per presentarsi al meglio sul mercato e, infine, vedremo quali sono gli aspetti su cui concentrarsi per ottenere testi efficaci e perché questo tipo di adattamento non interessa solo pubblicità, slogan e pay-off.
Nella terza lezione del modulo 1, vedremo che non sempre è possibile veicolare tutte le sfumature di un determinato messaggio… e che, quindi, ogni scelta è un po’ una rinuncia. Poi apriremo l’astuccio magico con le “superpenne” del transcreator: tra metodologie di lavoro e approccio al testo, scopriremo come affrontare al meglio questo tipo di adattamento linguistico-culturale. Infine, parleremo di revisione illustrando le difficoltà che presenta in questo ambito, e perché non è né saggio né utile fare l’editing di una transcreation secondo i parametri di una traduzione “classica”.
I moduli 2 e 3 sono laboratori pratici dall’inglese e dal francese verso l’italiano in cui i partecipanti potranno mettere le mani in pasta e applicare le nozioni apprese durante gli incontri teorici. Tutti i laboratori prevedono una discussione collettiva delle transcreation, che consentirà agli allievi di confrontare le proprie rese con quelle delle docenti.
I testi selezionati spazieranno dal segmento del mass market a quello del lusso, in settori diversi. I partecipanti potranno cimentarsi con messaggi promozionali (per esempio, in brochure, siti web, newsletter…) e/o pubblicitari (ad esempio, in affissioni, slogan o post…) di varia natura e difficoltà, per sperimentare competenze e livelli di creatività specifici.